ENTI FINANZIATORI:
A chi è rivolto:
Il progetto, che è il prodotto e la sintesi delle esperienze fino ad oggi poste in essere, prevede la partecipazione di minori che rientrano nella fascia pre-adolescenziale e adolescenziale, che presentano le seguenti problematiche: disagi della sfera emozionale, disturbi della condotta, bisogni educativi speciali (BES).
Idea progettuale:
Associazione “Chiara e Francesco” APS
Il cuore del Progetto:
Tale progetto fonda le sue radici sul principio delle cosiddette “attività a rischio controllato” (ARC). La decisione di avviare il programma di attività a rischio controllato è stata rafforzata dall’adesione dell’Associazione “Chiara e Francesco” APS – Case Famiglia ad un progetto biennale (2012-2014), finanziato nell’ambito del Programma europeo “Leonardo da Vinci – TOI (Transfer of Innovation). Per l’annualità 2018, il Progetto è sostenuto con i fondi al finanziamento ricevuto Otto per Mille della Chiesa Valdese.
Il programma è incentrato su un sistema complesso di prove di abilità che pongono le persone in situazioni di vissuto potenziale di rischio, pur nella consapevolezza che le garanzie di sicurezza fisica sono totali. Il vissuto di minaccia, quindi, è legato alle prove, evidentemente non comuni, cui si è sottoposti ed essenzialmente al più o meno marcato riconoscimento del proprio saper fare, alla propria autostima e alla capacità di af-fidarsi a e degli altri.
La pedagogia del Progetto:
Attività fisiche:
- Discesa in grotta – Cascata delle Marmore (Terni)
- Parco Acrobatico – Torvaianica
- Karate
- Mountain bike
- Calcio
- Kayak
- Ciambella trainata con motoscafo
- Rafting
- Segway/Glykart
- Walking
Obiettivo Generale:
Migliorare il livello di qualità della vita dei bambini e dei giovani coinvolti nel Progetto, attraverso la realizzazione delle cosiddette Attività di Rischio Controllato, metodologia usata a fini ludici, formativi e terapeutici.
Obiettivi Specifici:
- Accrescere la capacità di riconoscere le emozioni e di esercitare un adeguato controllo emotivo;
- Incrementare lo sviluppo delle strategie di coping e di problem solving;
- Favorire il riconoscimento delle proprie abilità, intensificando il livello di autostima personale;
- Potenziare la capacità di af-fidarsi a e degli altri;
- Integrare e diffondere nuove prassi educative attraverso le metodologie sperimentate.