Storia, mission e vision
Chi siamo
“Hai mai udito
il rumore di un seme
che qualcuno ha gettato
nel solco della terra
con l’intenzione di dare inizio
all’avventura di una vita?
Probabilmente no, anzi certamente no.
Il seme, quando cade, non fa rumore.”
† Dante Bernini
Quanto scriveva il nostro amato Dante Bernini sembra una verità inconfutabile, eppure può capitare che il seme sia costretto a far rumore per poter essere accolto. Il seme che non fa rumore viene gettato nei solchi di un terreno buono, ma pazientemente preparato con gesti antichi, operosi e sapienti.
Per Chiara e Francesco, il seme che ha dovuto far rumore per assicurarsi di germogliare è stato quello gettato tra le pieghe dei nostri poveri cuori, forse stolidamente appagati, sicuramente operosi, probabilmente terreno buono, ma non ancora preparato ad accogliere il prezioso seme che ha dovuto far rumore per svegliarci dal torpore e dare inizio alla nuova avventura.
Segno di vita in potenza, il seme fragoroso conteneva la storia di una piccola vita ferita, che ha portato tanti frutti, discordanti e indispensabili: dubbi, timori, domande, smarrimento, studio, conoscenza, abbandono, coraggio, fiducia, insieme alla volontà di essere concreti, all’ambizione di non voler indietreggiare e al desiderio di sognare, compromettersi, vivere e far vivere meglio.
Chiara e Francesco nasce così, dalle costole fratturate e dal sospetto abuso di una piccola creatura, dal grido della sua mamma alla disperata ricerca di un aiuto, dalla risposta balbettante di uno sparuto gruppo di cuori appassionati. Ed è questo il meccanismo che ha dato e dà vita a tutte le quotidiane iniziative ed attività di Chiara e Francesco: il palesamento di un dolore, attraverso un grido di aiuto, e l’attivazione di quella sana inquietudine che scandisce l’urgenza di una risposta efficace. Incessantemente grati e rispettosi del mandato iniziale, che ci spinge ad essere memori di quanto vissuto, concretamente presenti nella quotidianità, con lo sguardo attento e teso verso il seme che verrà gettato tra le pieghe dei nostri poveri cuori.
La nostra mission
“Chiara e Francesco” nasce il 9 gennaio 2003, con lo specifico obiettivo di tutelare bambini,
giovani e soggetti fragili dalla violenza, dal maltrattamento e dall’abuso di qualsiasi genere,
offrendo un contributo all’identificazione e alla prevenzione del disagio minorile e giovanile.
Chiave di volta e, al contempo, strada eletta per la concretizzazione del suo obiettivo è il servizio reso mediante l’attuazione di quattro principali attività:
- Accoglienza nelle sue strutture;
- Prevenzione primaria e secondaria della violenza;
- Accompagnamento, prevenzione, diagnosi e cura del disagio psicologico;
- Realizzazione di progetti di inclusione sociale.
Senza ombra di dubbio! Ma anche affascinante ed arricchente. Chi è indifeso ha bisogno protezione, cura, accompagnamento e prospettive concrete.
Al contempo, ti offre l’occasione per crescere, guardare da una prospettiva differente, imparare la diversità, comprendere l’essenza della dignità umana.
I nostri valori
Esserci, sempre e liberi da condizionamenti, con profondo senso di responsabilità e trasparenza verso tutti i protagonisti di questa avventura (bambini, giovani, associati, volontari, benefattori, cittadini…).
Migliorare continuamente i requisiti del nostro servizio, la nostra preparazione, la nostra capacità di ascolto e di risposta.
Per promuovere sicurezza, salute, giustizia e cambiamento, realizzando progetti innovativi e adeguati alle esigenze di bambini, ragazzi, famiglie e cittadini.
Per potenziare alleanze, lavoro di rete e collaborazione nel nostro territorio e oltre.
Perché senza questa, l’umanità intera diventa un pesante problema cui trovare una soluzione. Tutto per difendere, ad ogni costo, il diritto di ciascuno di vivere una vita libera dall’oblio e dal silenzio, dallo sfruttamento, dall’abuso, dalla discriminazione e dall’emarginazione. Tutto per diffondere una cultura fatta di pace, accoglienza, solidarietà.
Vision
“Chiara e Francesco” non ha un sogno… per chi l’ha vissuta e la vive, è il sogno, quello di…
Essere strumento di difesa e riparo, che consenta di vivere in un mondo in cui la violenza non abbia l’ultima parola, anzi resti muta e inattiva.
Essere voce autorevole e vigorosa, che provochi la comunità e la convinca a non distogliere lo sguardo, affinché sia pronta a dare voce, lottare, restituire vita e dignità.
Essere sodale “compagno di viaggio”, che accoglie, sostiene e si prende cura degli stati d’animo, dei sentimenti, delle passioni più profonde, dolorose e inaccessibili.
Essere braccia solerti e operose, che amano costruire risposte impossibili e sempre nuove per chi dalla vita ha ricevuto solo “No!” come risposta.
Essere, esserci; trasformare, trasformarsi; costruire, costruirsi; migliorare, migliorarsi!